L’arcivescovo di Berlino, mons. Heiner Koch, ha chiesto un minuto di silenzio nelle scuole domani, venerdì, alle 10.30 per pregare in favore dei ragazzi rimasti feriti nell’attentato di ieri a Berlino. “In tutte le scuole cattoliche e nelle classi di educazione religiosa nelle scuole pubbliche, ci uniremo in preghiera con la classe e l’intera comunità scolastica di Bad Arolsen in solidarietà, lutto e compassione. Invito tutte le scuole di Berlino a unirsi a questo minuto di silenzio”, ha spiegato Koch oggi in un comunicato stampa. Anche altri vescovi e il mondo civile sono vicini alle vittime. “Sono rimasto particolarmente scioccato e sconvolto dal fatto che una classe scolastica sia stata vittima della furia”, dice Koch. “Le mie preghiere sono con i genitori che hanno mandato i loro figli in gita scolastica a Berlino, soprattutto con coloro che ancora temono per la vita dei propri figli, con i parenti dell’insegnante che è stato ucciso e ovviamente con tutta la classe: tutti gli studenti sono rimasti feriti, alcuni di loro gravemente”. Mercoledì, un’auto lanciata a forte velocità ha travolto un gruppo di persone su un marciapiede vicino a Ku’damm. Un insegnante di Bad Arolsen, nell’Assia settentrionale, che era in gita scolastica a Berlino con i suoi alunni, è morto. 29 le persone ferite, tra cui 14 studenti. Il dramma si è compiuto nella Tauentzienstraße, non lontano alla Breitscheidplatz dove, il 19 dicembre 2016 un attacco terroristico, con un camion, al mercatino di Natale di Berlino, causò 13 morti e 70 feriti. Anche l’arcivescovo di Paderborn, mons. Hans-Josef Becker, ha espresso il suo sgomento: “i giovani che sono stati investiti dal veicolo provengono dall’arcidiocesi di Paderborn”, ha detto. “I miei pensieri sono con le persone colpite e le loro famiglie, in particolare la famiglia del defunto”.