(Strasburgo) “Non dimentichiamo mai che l’Ue è l’iniziativa per la pace di maggior successo nella storia del nostro continente. In Irlanda lo sentiamo così profondamente a causa del ruolo dell’Unione nel sostenere i nostri sforzi riusciti per porre fine alle campagne di violenza che sono durate per tre decenni”. Lo ha affermato questa mattina il Taoiseach irlandese, Micheál Martin, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo riunito a Strasburgo.
Il primo ministro irlandese ha ricordato John Hume, “l’unica persona a ricoprire il ruolo di eurodeputato a cui è stato anche assegnato il Premio Nobel per la pace”, e David Trimble, un altro “politico coraggioso” a cui “è stato insignito del premio Nobel per il suo impegno incrollabile per la pace”. Secondo Martin, “l’accordo del Venerdì Santo fornisce un quadro chiaro per proteggere identità e interessi diversi nell’Irlanda del Nord. È un trionfo per la politica democratica ed è stato un modello per la risoluzione dei conflitti in molte parti del mondo”. Riferendosi agli accordi legati alla Brexit, il Taoiseach ha voluto “rendere omaggio al Parlamento europeo che è stato assolutamente chiaro nel suo sostegno all’accordo del Venerdì Santo e sulla necessità di trovare una soluzione unica che funzioni per l’Irlanda del Nord”. “Quella solidarietà contava. Quella solidarietà continua ad avere importanza”, ha commentano Martin, sottolineando che “la soluzione unica è stata, ovviamente, il protocollo sull’Irlanda e l’Irlanda del Nord, che è parte integrante dell’accordo di recesso tra l’Ue e il Regno Unito”. “È perfettamente ragionevole cercare modi per migliorare il funzionamento del Protocollo, ma purtroppo – ha denunciato – ciò che abbiamo visto sono tentativi in malafede per minare un trattato liberamente stipulato”. “Invece di cercare di creare un’atmosfera costruttiva per il coinvolgimento di tutti, abbiamo effettivamente assistito a sforzi per bloccare accordi o introdurre nuovi problemi”, ha spiegato, chiedendo che “il governo del Regno Unito si impegni con buona fede, serietà e impegno” perché “un’azione unilaterale per annullare un accordo solenne sarebbe profondamente dannosa”.