(Strasburgo) “La Russia usa il cibo come arma da guerra”: Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo sottolinea ancora una volta la tragedia della guerra in Ucraina, con le sue pesanti conseguenze umane e le crisi correlate: economica, energetica e alimentare. “I campi di grano sono stati trasformati in campi di battaglia, e il grano è bloccato in Ucraina”, facendo crescere i prezzi e mettendo a rischio intere popolazioni per la fame. “Occorre trovate rotte di trasporto alternative”, che evitino i missili russi. “La fame mondiale riguarda tutti”, rimarca Michel.
Affronta poi altri temi discussi all’ultimo summit di Bruxelles, svoltosi a fine maggio. E dichiara: “Sul petrolio russo abbiamo trovato accordo sull’embargo, in funzione da fine anno”. “Ora l’Ucraina ha bisogno di aiuti urgenti per 5 miliardi al mese e 9 miliardi di aiuti macrofinanziari”, sui quali i 27 leader Ue hanno trovato un punto di incontro. “Abbiamo anche parlato di un piano di ricostruzione, perché Putin sta distruggendo l’Ucraina. Per questo stiamo verificando la possibilità di confiscare beni degli oligarchi russi”.
Sulla difesa europea: “Occorre rendere le nostre forze armate interoperabili, effettuando economie di scala”.
Quindi il nodo del prezzo dell’energia. “Un massimale sul prezzo del gas è questione complessa e abbiamo chiesto alla Commissione di studiare il dossier. Ma dobbiamo procedere in varie direzioni: diversificare le fonti e i carburanti; risparmiare energia; puntare sulle rinnovabili”.
Infine, “se voglia essere una potenza geopolitica, occorre agire come una potenza geopolitica”.