Compie 20 anni la parrocchia greco-cattolica ucraina di Ravenna. In un anno così difficile per la comunità, un motivo per festeggiare c’è. Succederà sabato prossimo alle 14, mons. Dionisio Paulo Lachovicz, esarca per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino in Italia, celebrerà la messa in rito bizantino insieme all’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni.
La comunità ucraina, che si riunisce due volte al mese a San Giovanni Battista, è a tutti gli effetti cattolica, ma le celebrazioni eucaristiche seguono un rito diverso, bizantino appunto (con alcuni elementi della tradizione liturgica identici a quelli ortodossi), e sono presiedute da sacerdoti che possono essere sposati.
Sono una cinquantina i fedeli che si ritrovano nella chiesa di via Girolamo Rossi per la celebrazione bi-settimanalmente, fa sapere il parroco, don Viktor Dvykalyuk, che segue anche le comunità dei fedeli ucraini di Rimini e San Marino, ma possono arrivare anche a 120 nelle feste più importanti: “La metà lavorano qui come assistenti familiari, le altre sono famiglie che si sono stabilite qua. E da quando è iniziata la guerra sono arrivati anche una quindicina di profughi”. Per tutto il mese di maggio la comunità ha pregato il Rosario per la pace. Anche sabato prossimo, la messa celebrata insieme dall’esarca e dall’arcivescovo Ghizzoni, sarà un’occasione in più per chiedere il dono della pace.