Quando lo sport è davvero vissuto nella sua essenza di inclusione, solidarietà e fraternità, le strade si incrociano… E in bici, poi, è naturale incontrarsi e fare gruppo perché nessuno resti indietro.
Martedì 14 giugno Athletica Vaticana – Vatican Cycling (sezione della polisportiva della Santa Sede affiliata ufficialmente all’Uci – Unione ciclistica internazionale) attenderà alle porte di Roma cinque ciclisti ipovedenti e non vedenti, in tandem con le loro guide. La carovana, partita oggi da Dosson (Treviso), percorrerà a tappe la Via Francigena per arrivare in Piazza San Pietro. Mercoledì 15 i ciclisti non vedenti parteciperanno all’udienza generale di Papa Francesco e presenteranno al Pontefice la loro avventura – “We Bike 2022” – promossa dalla società ciclista Dopla per sostenere le persone con disabilità nella pratica dello sport.
Ma non finisce qui. Vatican Cycling è “l’incrocio” dell’abbraccio tra i ciclisti non vedenti veneti e la straordinaria esperienza del “Giro d’Italia delle cure palliative pediatriche”, manifestazione che ha l’obiettivo di promuovere e diffondere, anche attraverso l’esperienza ciclistica, la cultura e il valore delle cure palliative pediatriche (Cpp) sensibilizzando opinione pubblica e istituzioni. Michele Salata, responsabile del nuovo Centro per le cure palliative pediatriche dell’Ospedale Bambino Gesù, inaugurato il 22 marzo scorso a Passoscuro (Roma), ha fatto innamorare Vatican Cycling del progetto di questo specialissimo Giro d’Italia (15 – 30 giugno). E non potrebbe essere altrimenti: la “squadra del Papa” con e per “l’Ospedale del Papa”. Immediata e generosa anche l’adesione dei ciclisti veneti che hanno inserito il loro “Giro d’Italia” nel circuito promosso dalla Fondazione Maruzza per sostenere il progetto riguardante le cure palliative pediatriche.