(Strasburgo) “L’Ue ha mantenuto la sua promessa. Le nuove regole sul salario minimo proteggeranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro renda. Tutto ciò nel pieno rispetto delle tradizioni nazionali e dell’autonomia delle parti sociali”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha commentato l’accordo raggiunto nella notte tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’Ue sulla direttiva sui salari minimi adeguati proposta dalla Commissione nell’ottobre 2020. La direttiva stabilisce un quadro per l’adeguatezza del salario minimo legale, promuovendo la contrattazione collettiva sulla determinazione del salario e migliorando l’accesso effettivo dei lavoratori alla protezione del salario minimo nell’Ue. Per l’esecutivo europeo, “un salario minimo adeguato è importante per rafforzare l’equità sociale e sostenere una ripresa economica sostenibile e inclusiva. Migliori condizioni di lavoro e di vita avvantaggiano anche le imprese, la società e l’economia in generale, aumentando la produttività e la competitività”. Secondo il vicepresidente esecutivo per un’economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, “questo quadro sui salari minimi è un passo fondamentale verso la protezione dei lavoratori in tutta la nostra Unione, nel rispetto delle competenze nazionali e dell’autonomia delle parti sociali”. “Con l’impatto della guerra russa in Ucraina – ha aggiunto – è fondamentale proteggere i lavoratori a basso reddito. I salari minimi dovrebbero garantire un tenore di vita dignitoso, promuovendo al contempo l’innovazione e la produttività”.