Allo scoppio della guerra in Ucraina, Aibi-Amici dei Bambini ha subito attivato la campagna #BAMBINIxLAPACE, declinata in diversi interventi nella stessa Ucraina, in Moldova e in Italia. Al suo interno, proprio in questi giorni è partita una delle principali attività in Moldavia, dove Aibi ha una consolidata presenza da oltre 20 anni: il “Ludobus della Pace”, nato e portato avanti grazie al supporto e alla collaborazione con Plan International e con l’Associazione dei bibliotecari moldavi.
Si tratta di un pullmino appositamente allestito come ludoteca mobile, piena di giochi educativi, libri, puzzle, con a bordo 4 animatori e 1 psicologo che forniscono servizi psico-sociali in diversi villaggi e centri profughi su tutto il territorio della Moldova. L’obiettivo del Ludobus è di migliorare il benessere psicofisico dei bambini e delle loro famiglie. Favorire lo sviluppo delle competenze cognitive e non cognitive; aiutare a ri-elaborare il trauma con il gioco; tornare a sognare attraverso lettura guidata e “story-telling” sono attività fondamentali per imparare ad andare avanti dopo momenti di difficoltà.
Il progetto ha una durata di 6 mesi e prevede anche l’allestimento di 3 ludoteche “stabili” per l’integrazione sociale dei bambini rifugiati ucraini all’interno dei centri di accoglienza temporanea nelle città di Edinet (Nord), Carpineni (Centro) e Cupcui (sud): queste ludoteche sono spazi a misura di bambino, con giochi, kit didattici, libri e materiale per attività ludico – ricreative, dove ogni giorno saranno proposte attività adatte ai più piccoli per aiutarli, settimana dopo settimana, a riguadagnare un senso di pace e normalità.
Oltre a questi 3 centri, il Ludobus raggiungerà, a rotazione, altri sette villaggi selezionati tra le 75 candidature ricevute dalle biblioteche pubbliche della Moldova.
In questi giorni il Ludobus della Pace ha già effettuato i primi interventi a Carpineni e Pelinia: in totale hanno partecipato circa 150 bambini, coinvolti in attività sportive, piccole competizioni, danze e giochi, che non solo hanno creato un’atmosfera coinvolgente e positiva, ma hanno anche permesso all’equipe di Aibi di identificare, proprio attraverso il gioco, eventuali bisogni specifici da parte dei bambini, potendo così prevedere ulteriori interventi personalizzati e specializzati.
Proprio per garantire questa attenzione da parte del personale, il progetto ha previsto anche la formazione dei 6 animatori presenti nelle ludoteche dei centri profughi su temi relativi alla protezione minorile e alla salvaguardia dei bambini così che la loro partecipazione alle attività sia sempre sicura e adeguata alle esigenze dei minori.
Grazie al progetto, Abi e Plan International potranno raggiungere circa 1.800 bambini rifugiati e bambini appartenenti alle comunità moldove che li hanno accolti (età 3-15 anni). Parte delle attività prevedono anche il coinvolgimento di 800 adulti tra genitori e tutori dei bambini. In questo progetto verrà portata avanti anche un’attività di formazione per 20 giovani volontari (15-18 anni) rifugiati e delle comunità locali allo scopo di supportare le attività di animazione per i bambini.