Don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, ha visitato ieri i vari servizi della Caritas diocesana di Grosseto. Ha incontrato anche il vescovo Giovanni Roncari. Tanti gli argomenti sul tavolo: dal progetto per la nuova sede Caritas, che attende solo gli ultimi passaggi burocratici e che tornino a calmierarsi i costi delle materie prime per poter dare il via al cantiere; al tema di come affrontare la fase successiva alla pandemia. “Stiamo uscendo da un’emergenza sanitaria – ha esordito don Pagniello dopo aver ascoltato i vari responsabili raccontare i singoli settori di Caritas – che ha aperto ferite sociali profonde, mentre nel frattempo sentiamo gli effetti della guerra in Ucraina, che sta condizionando anche la nostra quotidianità, senza dimenticare le conseguenze di dieci anni di crisi economica del nostro Paese”. C’è, dunque, tanto da fare e la Chiesa “continua a cercare di dare risposte e ad indicare la via per dare speranza. A noi infatti – ha aggiunto – è chiesto di indicare vie nuove e che è possibile rompere certi meccanismi che hanno provocato ingiustizie e scarto”. Don Pagniello ha toccato anche l’aspetto della formazione “perché la carità va fatta, certo, ma va fatta bene per cercare il bene vero di chi abbiamo di fronte”. Subito dopo, don Pagniello si è recato a visitare i locali di Caritas in via Alfieri e la Bottega della solidarietà di via Pisa, incontrando alcuni operatori. Il direttore nazionale si è detto soddisfatto dell’organizzazione trovata e degli spazi a disposizione, pur evidenziando anche lui la necessità di una sede più adeguata. In via Alfieri ha visitato la sede del centro di ascolto, la cucina, la mensa, la dispensa, ‘ambulatorio, le docce, mentre nel pomeriggio si è incontrato nuovamente con il vescovo, il vicario generale, l’economo e il direttore di Caritas diocesana don Enzo Capitani, impossibilitato la mattina ad essere presente perché fuori sede.