L’inizio del mese di giugno coincide con la fine della scuola e nella diocesi di Ascoli Piceno con l’inizio dei campi parrocchiali e dei Grest. “Nel pomeriggio del 4 giugno, presso Piazza Immacolata, i campetti della parrocchia di Santa Maria Goretti e le sale parrocchiali si sono animate con bambini, animatori, educatori e genitori per la giornata di lancio delle attività estive degli Oratori e delle parrocchie della diocesi” di Ascoli Piceno, si legge in una nota diffusa oggi.
“Ci eState” è stato un pomeriggio di giochi, formazione, preghiera e condivisione per i bambini, per gli adolescenti e per gli adulti. Ad aprire il pomeriggio è stata la riflessione di mons. Gianpiero Palmieri: giocando con il titolo “Ci eState” ha invitato tutti i ragazzi a “starci” con il cuore, la mente e il corpo, per vivere la vita appieno, abitando il tempo e lo spazio presenti, specialmente nelle attività estive che cominciano; lì Dio ci dà l’appuntamento per incontrarlo, per incontrare gli altri, per crescere nella comunione. Alla fine il vescovo ha ringraziato la parrocchia di Santa Maria Goretti e i sacerdoti ivi presenti che si sono prodigati e resi disponibili ad accogliere l’evento.
Agli animatori è stato dedicato uno spazio di formazione tramite un laboratorio ricco di attività. “Nella cornice della piazza e dei campi parrocchiali, gli adulti sono tornati bambini giocando assieme a questi ultimi, sporcandosi nella polvere, scottandosi al sole ma con la gioia di esserci nuovamente, di potersi riabbracciare e di ripartire – spiega la nota -. Tutto questo è stato possibile grazie al Coordinamento oratori diocesano e al Servizio di pastorale giovanile della diocesi che credono che gli oratori siano delle realtà per coinvolgere tutti, animare le parrocchie e includere gli adolescenti in un percorso di crescita e di formazione, e dove i bambini e i ragazzi scoprono di ‘avere stoffa’, di essere ‘sale della terra’ e ‘luce del mondo’”.
Allora, è tutto pronto per iniziare l’oratorio estivo e “agli adulti si dà il mandato di custodire i giovani e dare loro la possibilità di ‘essere futuro’”.