“Il nostro cammino giunge a compimento, viviamo con gioia e speranza il dono dello Spirito: se lo accoglieremo, trasformerà in luce tutto ciò che l’amore di Dio ci darà la grazia di incontrare”. Così mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, nel suo commento alla parola del 5 giugno -La celebrazione della Domenica di Pentecoste “ci dona la consapevolezza che abbiamo fatto un lungo cammino: Abbiamo iniziato il tempo di Quaresima, vissuto la gioia della Pasqua e la speranza della vita nuova: ed ecco il compimento , ovvero la presenza dello Spirito di Dio che, nel giorno della Pentecoste, viene donato ai discepoli”.
All’inizio dello scorso marzo, il nostro percorso quaresimale partì vicino ad una statua corrosa dal tempo: “Condizionata e logorata dal peccato – prosegue il vescovo -, l’umanità perde la bellezza e ricchezza armonica di tutto quanto è chiamata vivere: ecco il motivo del lungo cammino di quaresima e di purificazione, segnato dalla presenza del Signore Gesù, dalla sua passione e fedeltà all’amore del Padre, offerta liberamente e testimoniata al mondo intero dalla Croce. E la sua Risurrezione, la certezza che l’amore vissuto nella fedeltà non muore, ma genera la vita nuova dei figli di Dio”. Il vescovo di Aversa ci esorta dunque ad accogliere “con tanta gioia e speranza” la festa della Pentecoste, lo Spirito Santo, il Paraclito invocato dal popolo dei credenti come il consolatore: “colui che, come recita la preghiera antica, è il padre dei poveri, dona tutti i doni, luce beatissima che invade il nostro cuore e che, con il nostro vivere, ci consente trasformare in luce tutto ciò che l’amore di Dio ci dà la grazia di incontrare”.