Farà tappa nei prossimi giorni a Carpi “Dove hai preso il tuo coltan?”, il progetto promosso dalle associazioni Safari Njema e Mediterraneo Siamo Noi. Si tratta di una staffetta “ideale” che ha lo scopo di consegnare una petizione direttamente al Parlamento europeo. Varie le realtà che hanno aderito anche a Carpi, fra cui il Centro missionario diocesano.
Il coltan, viene ricordato in una nota, è una “terra rara” indispensabile per la fabbricazione di telecamere, cellulari, tablet e molti altri apparecchi elettronici. “Spesso le multinazionali si appropriano del coltan nella R. D. Congo acquistandolo da fornitori di dubbia provenienza: l’approvvigionamento ha all’origine bande militari che si contendono le miniere dove sfruttano manodopera, anche minorile, con gravi violazioni dei diritti umani”. L’obiettivo finale dell’iniziativa è la “revisione del regolamento Ue 2017/821, per richiedere maggiore trasparenza e sanzioni più pesanti indirizzate agli importatori ‘non compliance’. Con 5.000 firme la probabilità di centrare l’obiettivo aumenta del 50%”.
Le tappe della staffetta, da Empoli a Bruxelles, sono sette. Da ogni città i sostenitori, a piedi o in bicicletta, percorrono la strada per arrivare alla meta successiva, impegnandosi a raccogliere le firme per la petizione.
A Carpi l’iniziativa, patrocinata dal Comune, vede l’adesione anche di Solidarietà missionaria, Africa libera, Cuamm Medici con l’Africa, Insieme per le missioni, Aifo Carpi, Bottega del sole, Mondo Nordic Walking Asd, No One Out, Progetto Chernobyl, Servizio volontario internazionale.