“Ci stanno facendo pagare il via libera dato dall’Unione europea alla concessione dello status di candidato all’Ucraina. Oggi poi si celebra la festa della Costituzione. Ci aspettiamo un peggioramento degli attacchi, come ‘regalo’ dei russi a questa importante tappa della nostra storia”. Lo dice al Sir don Gregoryi Semenkov, cancelliere della diocesi cattolica latina di Kharkiv, il cui territorio comprende anche la città Kremenchuk dove ieri è stato colpito un centro commerciale. “Non c’è purtroppo solo Kremenchuk”, racconta il sacerdote. “Qui, a Kharkiv, l’ultima settimana è stata terribile. Ci sono stati bombardamenti continui anche in centro città. Hanno colpito una scuola ed un centro sportivo. La gente non esce. Si vive nei rifugi”. Per fortuna, racconta don Gregoryi, i magazzini hanno ancora gli aiuti umanitari arrivati nei giorni scorsi e che possono essere distribuiti. Si aggrava purtroppo anche qui il bilancio dei raid russi compiuti nelle ultime ore nella regione orientale ucraina di Kharkiv. Le vittime accertate sono almeno tre, mentre altre 15 persone risultano ferite, tra cui bambini. Oggi, 28 giugno, si celebra l’adozione della Costituzione dell’Ucraina. Fino all’8 giugno 1995 la legge suprema dell’Ucraina era la Costituzione (Legge fondamentale) della Repubblica socialista sovietica ucraina, adottata nel 1978. L’attuale Costituzione è stata adottata durante una drammatica seduta parlamentare del 27 giugno-28 giugno 1996, nota come la “notte costituzionale del 1996”. Nel 2019 venne approvata un emendamento nella Costituzione ucraina per l’ingresso del Paese nella Nato e nell’Unione europea.