“Questa settimana vedrà l’emergere di idee ed esempi che saranno fonte di ispirazione, sia all’interno del Consiglio d’Europa che nei Paesi del nostro continente”: lo ha affermato Marija Pejčinović Burić, segretaria generale del CdE, rivolgendosi ai circa 450 partecipanti alla Settimana d’azione dei giovani che ha preso avvio oggi a Strasburgo, facendo notare che le raccomandazioni che saranno da loro formulate e proposte a conclusione dei lavori “saranno ascoltate e seguite, poiché giungono in un momento importante, segnato dal ritorno del populismo e del nazionalismo sul nostro continente”.
Nel suo discorso di apertura della Settimana d’azione dei giovani, Pejčinović Burić ha esortato i giovani a continuare a impegnarsi per rivitalizzare la democrazia e fronteggiare le minacce emergenti ai diritti umani, alla democrazia e allo Stato di diritto, in particolare nel contesto dell’aggressione militare russa in corso contro l’Ucraina.
“Tali tendenze populiste e nazionaliste minacciano di mettere a tacere le vostre voci”, ha ammonito, sottolineando che l’esempio più estremo è costituito dall’attuale aggressione brutale e illegale della Russia nei confronti dell’Ucraina. “Le conseguenze sono sconvolgenti: stupri, omicidi e torture, una moltitudine di crimini che speravamo di non vedere mai più in Europa”, ha proseguito la segretaria generale. “Numerosi giovani sono rimasti nel Paese e hanno assistito a questi orrori, che resteranno per sempre impressi nella loro memoria. Altri sono stati costretti a lasciare le loro case e le loro comunità e hanno dovuto rifugiarsi nei Paesi vicini. I nostri pensieri vanno a tutti loro”.
La segretaria generale ha aggiunto che numerosi giovani attivisti ucraini stanno partecipando alla Settimana d’azione dei giovani e ha citato altri modi in cui il Consiglio d’Europa collabora con le organizzazioni giovanili e le autorità ucraine, adattando le proprie attività all’evoluzione della situazione.