Migranti: comunità ecclesiale di Licata, “inconcepibile si procrastini la concessione di un porto sicuro per la Sea Watch 4”

“Tutta la comunità ecclesiale di Licata segue con attenzione le recenti vicende circa la Sea Watch 4, ormeggiata nei pressi del porto della Città. La comunità ecclesiale cattolica non è indifferente alla sofferenza di molti suoi fratelli e di molte sue sorelle che sono in totale precarietà e a rischio”. Così la nota, diffusa dal Centro per la cultura e la comunicazione dell’arcidiocesi di Agrigento, a proposito della nave con a bordo circa trecento persone, tra cui minori e persone affette da patologie e bisognose di cure. “Rivolgiamo un accorato e sincero appello alle istituzioni competenti. Chiediamo, a chi ne ha la diretta responsabilità, che alle persone che sono a bordo della Sea Watch 4, venga celermente garantita la possibilità di essere ascoltate e di essere accolte in condizioni decorose. È impensabile che ancora oggi si debba assistere, impotenti, al ripetersi di scenari offensivi della dignità della persona umana. Fino a quando? È inconcepibile – si legge ancora nella nota – che dinnanzi alle forti temperature che mettono a dura prova il fisico, alla malattia che colpisce alcuni ospiti della nave e alla presenza di minori e di donne con neonati, si procrastini la concessione di un porto sicuro. Auspichiamo che la nostra voce venga accolta e si giunga a soluzioni sagge e rispettose dell’indiscutibile valore della persona umana. Lo Spirito del Signore illumini chi deve decidere e lo faccia prontamente, perché si rinnovi, qui ed ora, l’attuazione della volontà del Signore Gesù Cristo: ‘Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’ (Mt 25,40)”.

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