Il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia Domenico Giani ieri ha ritirato oggi il Fiorino d’Oro 2022, attribuito all’intera organizzazione delle Misericordie dalla città di Firenze. Il riconoscimento viene attribuito ogni anno alle personalità che si sono distinte con il loro operato dando lustro alla città e alle istituzioni che mettono a disposizione della comunità il proprio tempo e bagaglio di esperienze.
Durante la cerimonia aperta al pubblico, tenutasi ieri pomeriggio al Forte Belvedere, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha spiegato i motivi della scelta dei dieci Fiorini d’Oro. Le Misericordie, nella veste del presidente Giani, sono state lodate per il loro impegno unico e costante nel tempo e per la capacità di unire e coinvolgere oltre 670mila volontari.
Un premio al volontariato che cresce al fianco dei più bisognosi, accolti e soccorsi in condizioni di difficoltà. Dalla lotta alla pandemia Covid all’emergenza della guerra in Ucraina, sempre a disposizione del prossimo. La Confederazione ha al suo attivo una tradizione di 8 secoli di storia: la sua fondazione è avvenuta proprio a Firenze nel 1244.
“Il riconoscimento della città di Firenze alla Confederazione va a merito anzitutto della Misericordia madre che fu qui generata nel 1244 e che in questi 8 secoli di sconfinata carità, a sua volta, ha prodotto, come un seme, centinaia di Misericordie in tutto lo Stivale. Migliaia e migliaia di volontari in questi ottocento anni di storia sono stati al servizio della persona, dalla peste del 1200 ai giorni nostri, durante il Covid, la guerra in Ucraina, ma ogni giorno accanto ai fragili ed ai sofferenti, con amore e con il vero nome dell’accoglienza cristiana, che è ‘prossimità’”. Queste le parole del presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie, Domenico Giani, a margine della cerimonia di consegna del Fiorino d’Oro.