G7: Save the children, “servono fondi per la più grave emergenza alimentare del 21° secolo”. In Somalia un aumento del 38% di bambini gravemente malnutriti

“Nei prossimi giorni la Germania ospiterà i leader delle principali democrazie del G7 per discutere e cercare un approccio condiviso per affrontare alcune delle attuali sfide globali più importanti. Tra queste anche quella che riguarda fame e malnutrizione, soprattutto infantile, in aumento per la prima volta dopo decenni. In un Paese come la Somalia, ad esempio, l’emergenza fame sta accelerando la sua corsa più di quanto si temesse. Secondo le stime ufficiali attuali, il numero di persone in condizioni emergenziali, vicine alla carestia, è destinato a quintuplicarsi, passando dai 38mila di maggio a 213mila di settembre. Nel Paese, circa 386mila bambini sono affetti da malnutrizione grave, che senza cure può portare alla morte”. La denuncia arriva da Save the children, che in una nota diffusa oggi spiega che i “bambini gravemente malnutriti ricoverati nelle cliniche sostenute da Save the children in Somalia nello scorso maggio erano già più di 5.000, con un aumento del 38% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando erano 3.635”.
“La fame in Somalia è alimentata da un mix letale di fattori mai visto prima – prosegue Save the children -. Il Paese risente fortemente della crisi climatica e degli effetti a catena della guerra in Ucraina, anche a migliaia di chilometri di distanza. Quattro mancate stagioni delle piogge consecutive hanno causato la peggiore siccità del Paese da 40 anni a questa parte, e hanno lasciato milioni di persone sull’orlo della maggiore carestia al mondo negli ultimi cinque anni”.
“Il mondo sta affrontando la più grande catastrofe globale del 21° secolo: l’emergenza fame. Milioni di famiglie stanno cercando di sfamare i propri figli con cibo nutriente, ma la malnutrizione continua ad aumentare. Inoltre, la crisi ucraina ha aggravato ulteriormente la situazione, contribuendo alla scarsità di cibo e facendo salire i prezzi. Nel Corno d’Africa è in atto una vera e propria carestia e le cure per i bambini malnutriti non sono sufficienti per tutti”, ha dichiarato, in vista del vertice del G7, Gabriella Waaijman, direttore umanitario di Save the children.
“Il tempo delle riflessioni è finito – conclude Waaijman -. Le persone stanno morendo ora. Esortiamo i Paesi del G7, attori fondamentali nella risposta alla sicurezza alimentare, ad affrontare urgentemente la questione della malnutrizione a livello globale. È fondamentale in questa fase la creazione di un’alleanza per la sicurezza alimentare e la nutrizione oltre all’impegno ad inviare aiuti concreti immediati, per supportare le persone che, in crisi come queste, sono le più vulnerabili, cioè neonati, bambini e donne”.

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