“Occorre procedere a un profondo ripensamento di istituzioni e persone che sono coinvolte nei processi educativi e chiedersi come favorire nelle nuove generazioni la crescita del pensiero, del discernimento, del dialogo. Ma non minore responsabilità va richiamata a quanti operano nella comunicazione sociale, nelle sue varie forme, da quelle più tradizionali a quelle oggi maggiormente diffuse nella rete, al fine di sconfiggere la diffusione delle fake news, delle opinioni senza fondamento, della violenza verbale”. Lo ha affermato questa mattina l’arcivescovo di Firenze, il card. Giuseppe Betori, nell’omelia pronunciata per la solennità della Natività di San Giovanni Battista, patrono della città.
Il porporato ha osservato come “i canoni oggi egemoni” sono “fortemente segnati dalla ricerca dell’apparenza, dal bisogno di dirsi ed esibirsi senza riguardo, dall’aspirazione al consenso sociale a qualsiasi costo”.
Betori ha poi evidenziato che “la salvezza del popolo di Dio passa infatti attraverso le strade di conversione tracciate dal Battista. Un modello per la Chiesa, chiamata a vivere nell’umiltà di sapersi uno strumento, e nulla più, nelle mani di Dio, ma nel contempo a sentirsi responsabile di aprire con coraggio le strade perché il Vangelo di Gesù, parola di salvezza, possa giungere con efficacia e credibilità a incrociare i passi dell’umanità di oggi”.