La relazione fra giovani e nonni è il tema del secondo panel della mattinata di oggi nell’ambito del X Incontro mondiale delle famiglie che è stato animato da due coppie provenienti da Spagna e Italia e da un docente degli Stati Uniti. I coniugi italiani, Vincenzo Bassi e Carla Di Lello, entrambi avvocati dell’Unione dei giuristi cattolici italiani, suggeriscono che “occorre un capovolgimento di prospettiva che veda protagonisti gli anziani nelle famiglie e riconoscendoli come bene comune di tutta la comunità. Gli anziani possono svolgere ruoli diversi nella famiglia, non devono essere visti solo come fragili da curare. Sono anche attori protagonisti, a partire dalla trasmissione della fede e dalle realtà associative”. Per gli spagnoli Alvaro Medina del Campo e Maria Rosario Garcia Garoz, “la fede dei genitori e dei nonni serve alla salvezza dei loro cari. La famiglia è un grande miracolo, è un segreto di amore per figli, genitori e nonni”. Sulla maggiore longevità della società è intervenuto Christopher M. Bellitto, docente di storia alla Kean University di Union nel New Jersey. “Papa Francesco – dice – è stato particolarmente incisivo nel promuovere l’assistenza e l’aiuto agli anziani. Francesco parla di prendersi cura degli anziani e di metterli in contatto con i giovani. I nostri giovani possono capire che la saggezza viene dall’esperienza. Gli anziani insegnano a continuare a pregare, avere fede dicendo che i tempi di Dio non sono i nostri, ci insegnano che quando sentiamo una buona notizia non possiamo tenerla per noi”.