L’amore familiare nella prova è il titolo del panel della sessione del pomeriggio nell’ambito del X incontro mondiale delle famiglie. Due le coppie che si sono concentrate su altrettanti aspetti critici della vita coniugale. Andrè e Karina Parreira, brasiliani, parlano della necessità di combinare le gioie e le sofferenze. “Il matrimonio – dicono – è un progetto di Dio che punta verso il cielo, è una via di santificazione. L’autore dell’amore viene ad aiutarci a viverlo e renderlo possibile. Papa Francesco ha detto che la vita familiare è la combinazione di sofferenze e liberazioni, di fasti e di piaceri. Accade che nel nostro tempo le fatiche parlano più forte. Il diamante che è l’amore può non essere tanto brillante”. Il tradimento e il perdono sono affrontati da Stephen e Sandra Conway del Sudafrica. Stephen in particolare racconta la sua relazione con un’altra donna e il percorso fatto per chiedere perdono. La coppia ha sperimentato il cammino suggerito da Retrouvaille, un’associazione per le coppie sposate in difficoltà.
“Il perdono – sostengono – non cambia il passato ma sicuramente cambia il futuro. Il processo di guarigione è durato molti mesi. Ci rendiamo conto che l’amore non è un sentimento ma una decisione: si può decidere di amare nonostante quello che si prova”. Per ultimi il rev. Erick Kagy e Danielle Bourgeois del Canada trattano l’abbandono. Il sacerdote diocesano, che è anche padre e nonno poiché prima di essere ordinato è rimasto vedovo, afferma: “nella Chiesa c’è un vuoto nella preparazione al matrimonio. Le coppie che hanno vissuto delle difficoltà potrebbero essere d’aiuto per le giovani coppie”. Della Famile Solitude Myriam, una comunità formata da uomini e donne divorziati che hanno scelto di consacrare la loro vita a Dio per l’unità delle coppie, parla la fondatrice Bourgeois: “abbiamo ricevuto un carisma per accompagnare le coppie in difficoltà. Tante vengono da noi per guarire le ferite e poter ripartire, è una grande gioia per noi vedere che riescono a non divorziare”.