Chiude la “Sezione Filtro” del Carcere Lorusso e Cutugno di Torino, finalmente accolte le raccomandazioni del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale che ne chiedeva la dismissione fin dal 2017.
Il reparto “Filtro” era quello in cui venivano trattenute le persone sospettate di aver ingerito ovuli di stupefacenti, in attesa che questi fossero evacuati e recuperati. Sette celle senza bagno e senza doccia, senza arredo e, inizialmente, nemmeno i materassi, per rendere impossibile l’occultamento di eventuale stupefacente. Così il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale nel 2017 denunciava la situazione: “Un ambiente gelido, sporco e maleodorante, le persone sedute a terra con una coperta addosso, costrette a dormire senza brande e senza materassi e a passare le giornate in cinque o sei assieme in una stanza di otto metri quadrati”.
Una situazione inaccettabile che negli anni poco era migliorata: il Garante nazionale ne ha ribadito infatti la necessaria revisione integrale nel 2018 e nella Relazione annuale al Parlamento del 2019. Nel marzo di quest’anno anche la ministra della Giustizia Marta Cartabia aveva definito la sezione “inguardabile per la sua disumanità”. “Questa brutta pagina è finalmente chiusa”, commenta il Garante.