Bulgaria: voto di sfiducia, cade il governo. Manifestazioni a Sofia. Sullo sfondo rincaro dei prezzi e veto per Macedonia del Nord

Sofia: manifestazioni di piazza dopo la caduta del governo (Foto SIR)

Dopo un voto di sfiducia approvato nella tarda serata di ieri, il governo bulgaro guidato dal premier Kiril Petkov, a capo di una coalizione che voleva combattere la corruzione e cambiare il Paese, è caduto. 123 voti su un Parlamento di 240 parlamentari sono bastati all’opposizione per rovesciare l’esecutivo arrivato alla guida del Paese balcanico sei mesi fa.

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Nelle ultime settimane però il partner della coalizione (composta da quattro partiti) del noto showman Slavi Trifonov “C’è un popolo come questo” ha ritirato la sua fiducia al governo e ha chiesto ai propri ministri di presentare le dimissioni a causa delle discussioni per l’aggiornamento della finanziaria e sulla questione del veto bulgaro all’adesione europea della Macedonia del Nord. I partiti della maggioranza erano composti dal movimento anticorruzione “Continuiamo il cambiamento” del premier Kiril Petkov, dai socialisti e dai rappresentanti della destra. I dibattiti e il voto di sfiducia si sono svolti sullo sfondo di manifestazioni di massa nel centro di Sofia sia a favore del premier Kiril Petkov sia contro la politica del governo.

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Ieri sera la piazza centrale della cattedrale “Sant’Alexander Nevski” si è riempita di migliaia di persone; molti dei contrari al governo erano stati organizzati e portati con pullman dall’interno del Paese. “Il voto è solo un passo piccolo in una strada molto lunga”, ha dichiarato il primo ministro Petkov sceso in mezzo alla gente. “Quello che i nostri avversari non hanno capito è che non è questo il modo in cui riusciranno a ottenere la fiducia della gente”. Il governo bulgaro ha dovuto affrontare le pesanti conseguenze della crisi in seguito alla guerra in Ucraina e i mancati rifornimenti di gas come anche il forte rincaro dei prezzi che ha indebolito ulteriormente i cittadini del Paese più povero dell’Ue. Secondo la Costituzione, ora il presidente della Repubblica dovrebbe incontrare tutti i gruppi parlamentari iniziando dal primo partito del premier Kiril Petkov e conferire mandati di governo che saranno poi votati dai deputati. Il vice primo ministro Assen Vassilev ha espresso la speranza che il Parlamento possa almeno votare i cambiamenti nella finanziaria per aumentare le pensioni e dare un aiuto alle famiglie povere.
Con molta probabilità, visti i numeri del voto di sfiducia e le intenzioni dei sette partiti, si andrà a nuove elezioni parlamentari a settembre che sarebbero il quarto voto da aprile 2021. In questi giorni, in vista del vertice Ue a Bruxelles, si discute la proposta della Presidenza francese che prevede che la Bulgaria tolga il veto dell’adesione europea della Macedonia del Nord. Decisione che il governo bulgaro ha trasferito al potere del Parlamento.

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