Striscia di Gaza: da oggi la visita pastorale del patriarca Pizzaballa. Al via i campi estivi parrocchiali per i più piccoli

Striscia Gaza, attività estive (foto parrocchia SF)

Comincia oggi, 22 giugno (fino al 26), la visita pastorale del patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, alla parrocchia latina della Sacra Famiglia di Gaza, l’unica cattolica della Striscia.

Gaza, accoglienza del patriarca Pizzaballa (Foto Parrocchia SF)

Cinque giorni durante i quali, spiega al Sir il parroco, padre Gabriel Romanelli, “il patriarca incontrerà tutte le realtà della nostra parrocchia che conta circa 120 fedeli (su un totale di 1.000 cristiani, in maggioranza ortodossi, ndr.). Sarà l’occasione per parlare e dialogare con il patriarca e testimoniare la vitalità della parrocchia nonostante le tante difficoltà legate alle dure condizioni di vita della popolazione”. In attesa che si apra ufficialmente la visita pastorale del patriarca, nella piccola parrocchia gazawa sono da poco cominciate le attività estive dei bambini e dei giovani cristiani.

“Tra volontari e giovani partecipanti siamo circa 230 persone – racconta al Sir il parroco -. Praticamente un quarto dei cristiani della Striscia partecipa a questo evento al quale abbiamo voluto dare un tema significativo ‘Gesù, io confido in te’. La parrocchia in queste settimane è una vera oasi di pace per i nostri piccoli che possono divertirsi insieme e dimenticare le difficili condizioni in cui versa questa loro terra dove si vive una quotidianità difficile per mancanza di servizi di base e di prospettive di vita sicura. Dire ‘Gesù, io confido in te’ significa ribadire la speranza in un futuro di serenità e di pace”. “Ogni mattina, alle 8, apriamo le attività con la messa e una breve catechesi. Subito dopo facciamo colazione tutti insieme. Al termine ci dividiamo per gruppi per portare avanti le varie attività organizzate che vanno da laboratori artistici e musicali a giochi di abilità, da gare sportive a sessioni di danza popolare. Ai ragazzi insegniamo la tipica danza palestinese chiamata ‘dabka’ che in queste parti si è soliti ballare in occasioni felici come ad esempio feste, banchetti, compleanni. Le attività terminano al pomeriggio con una breve adorazione eucaristica e la benedizione. Il fine settimana – conclude il parroco – sono previste uscite nelle piscine mentre la domenica, dopo la messa, andiamo al mare con tutte le famiglie”.

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