Nel discorso con cui ha concluso il Festival “The beauty of family”, primo atto dell’incontro mondiale delle Famiglie in corso a Roma fino al 26 giugno, il Papa ha ringraziato Roberto e Maria Anselma, genitori di Chiara Corbella, per aver raccontato “la storia commovente della vostra famiglia e in particolare di Chiara”: “Ci avete parlato della croce, che fa parte della vita di ogni persona e di ogni famiglia”, ha detto Francesco: “E avete testimoniato che la dura croce della malattia e della morte di Chiara non ha distrutto la famiglia e non ha eliminato la serenità e la pace dai vostri cuori. Lo si vede anche nei vostri sguardi. Non siete persone abbattute, disperate e arrabbiate con la vita. Anzi! Si percepiscono in voi una grande serenità e una grande fede. Avete detto: ‘La serenità di Chiara ci ha aperto una finestra sull’eternità’. Vedere come lei ha vissuto la prova della malattia vi ha aiutato ad alzare lo sguardo e a non rimanere prigionieri del dolore, ma ad aprirvi a qualcosa di più grande: i disegni misteriosi di Dio, l’eternità, il cielo. Vi ringrazio per questa testimonianza di fede!”. “Dio mette la verità in ciascuno di noi e non è possibile fraintenderla”, l’altra frase di Chiara Corbella citata dai suoi genitori: “Nel cuore di Chiara – l’omaggio del Papa – Dio ha posto la verità di una vita santa, e perciò lei ha voluto preservare la vita di suo figlio a costo della sua stessa vita. E come sposa, accanto a suo marito, ha percorso la via del Vangelo della famiglia in modo semplice, spontaneo. Nel cuore di Chiara è entrata anche la verità della croce come dono di sé: una vita donata alla sua famiglia, alla Chiesa e al mondo intero. Sempre abbiamo bisogno di esempi grandi a cui guardare: che Chiara sia d’ispirazione nel nostro cammino di santità, e che il Signore sostenga e renda feconda ogni croce che le famiglie si trovano a portare”.