“L’esame di maturità è una tappa importante del percorso verso la vita adulta: cari ragazzi, alcuni di voi proseguiranno gli studi, altri si impegneranno subito nel mondo del lavoro, altri faranno esperienza di volontariato… vi rimarrà il dolce ricordo di questo passaggio obbligato e noi dell’Associazione nazionale lavoratori anziani-Anla, nonne e nonni, genitori, anziani impegnati nel volontariato e nella testimonianza di valori legati al mondo del lavoro, vi auguriamo che questo spartiacque non sia da voi vissuto come un varco obbligato ma come un’occasione di crescita e di discernimento”. Questo l’augurio che il presidente nazionale dell’Anla, Edoardo Patriarca, rivolge alla comunità studentesca italiana che ha iniziato oggi gli esami di maturità.
Il presidente dell’Anla a proposito della prima prova, il tema di italiano, sottolinea il valore della testimonianza e la fonte di riflessione rappresentati dalle tracce di Liliana Segre, Giorgio Parisi, Luigi Ferrajoli, tre persone anziane, di valore, che con le loro riflessioni parlano ai giovani: “È un colloquio a distanza che dovremmo cercare di animare tutti i giorni nella scuola e non solo. Gli spiriti magni in grado di insegnare qualcosa, o meglio, di suscitare riflessioni, interrogativi e dubbi, perché solo con l’acquisire consapevolezza si acuisce l’ingegno e si cresce, non sono solo patrimonio di un’antichità ormai distante. Gli anziani, specie se hanno ‘ben vissuto’, cioè se hanno fatto tesoro delle esperienze che la vita ha procurato loro, sono la ‘scuola’ spirituale e perenne che abbiamo tutti a portata di mano. In un’epoca in cui l’immagine, la comunicazione senza sostanza, l’apparenza segnano i contatti virtuali e reali, la concretezza profonda ancorata all’ingegno, all’etica, alla coscienza civile è baluardo di trasmissione educativa insostituibile”.
Patriarca cita un passo della traccia di Parisi – “Voi avete il dovere di non essere medici pietosi. Il vostro compito storico è di aiutare l’umanità a passare per una strada piena di pericoli” – e commenta: “Cari ragazzi, la saggezza che la benedizione di una lunga vita ha donato a noi anziani ci spinge ad esortarvi: acquisite conoscenza, fate tesoro di ogni insegnamento, deponete la superbia intellettuale e mantenete il vostro cuore e la vostra mente umili, liberi e capaci di ogni cosa che possa migliorarvi. E agite, perché il domani vi appartiene. Non basate le vostre decisioni sull’estemporaneità della passione ma sui fatti e sul sapere”.
Conclude il presidente dell’Anla: “L’esame di maturità segna il vostro passaggio alla vita adulta. Vi auguro che possiate sempre trovare sul vostro percorso anziani saggi e umili che possano trasmettervi il gusto della vita”.