Provengono dalla Francia, dall’Italia, dalla Spagna, dal Giappone e dal Ruanda le otto famiglie raccontate nel volume del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita “La santità nelle famiglie del mondo”(Libreria Editrice Vaticana) che sarà presentato durante l’Incontro mondiale delle famiglie, che inizia oggi a Roma, con il Festival “The beauty of family” alla presenza del Papa, fino al 26 giugno sul tema “L’amore familiare: vocazione e via di santità”. Il libro, da questa settimana in libreria, è un’immersione nella quotidianità di “famiglie normali, che tuttavia hanno saputo riconoscere Cristo nelle loro relazioni quotidiane e hanno tenuto fisso lo sguardo verso Dio”, precisa nell’introduzione Gabriella Gambino, sotto-segretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Il loro percorso, fatto di gioie ma anche di difficoltà e drammi, a immagine di diverse realtà familiari, aiuta ad alzare lo sguardo e a capire il senso profondo della vocazione al matrimonio. Per alcune coppie, il processo di beatificazione e canonizzazione potrebbe anche non giungere a termine, scrive Gabriella Gambino, ma possono farci respirare “aria di santità”. Nel testo, arricchito da numerose immagini – si legge in una nota – è narrata la vita dei santi francesi Louis e Zélie Martin, i genitori di santa Teresa di Lisieux, dei beati italiani Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini, dei venerabili Sergio Bernardini e Domenica Bedonni (Italia) e dei servi di Dio Tomás Alvira Alvira e Paquita Domínguez Susín (Spagna), Ulisse Amendolagine e Lelia Cossidente (Italia), Eduardo Ortiz de Landázuri Fernández de Heredia e Laura Busca Otaegui (Spagna), Takashi Paolo e Midori Marina Nagai (Giappone), Cyprien Rugamba e Daphrose Mukansanga (Ruanda). Particolarmente edificanti e commoventi alcuni racconti come quello del radiologo giapponese Takashi e di sua moglie Midori travolta dall’esplosione atomica su Nagasaki. In mezzo alle ceneri egli ritrovò solo il rosario con i grani sciolti. Significativa anche la storia travagliata della coppia ruandese Cyprien Rugamba e Daphrose Mukansanga, sorretta dalla preghiera, dal perdono e dal potere della conversione. Furono uccisi nel 1994, all’inizio della guerra, insieme a sei dei loro sette figli. Al termine di ogni biografia, vengono proposti spunti per la riflessione e una preghiera, per le famiglie che vogliano trovare in questo volume vari esempi di santità per rispondere alla spinta di Papa Francesco, citato in apertura del libro, che ricorda che “essere santi non è un privilegio per pochi, ma una vocazione per tutti”.