Da un lato alcune valutazioni sulla campagna elettorale appena conclusa e sulle elezioni presidenziali in Colombia, anche se le dichiarazioni sono state raccolte domenica, prima dell’inizio dello scrutinio. Dall’altro, alcune anticipazioni, in esclusiva al Sir, sul rapporto della Commissione della Verità, che sarà presentato tra una settimana. Padre Francisco De Roux, gesuita e presidente della Commissione, è consapevole della tensione che grava sul suo gruppo di lavoro, che da quattro anni indaga incessantemente su decenni di violenza e guerra civile, a partire dalla voce delle vittime. A tal punto che più di qualcuno ha ipotizzato che i componenti della Commissione siano pronti a lasciare il Paese per rifugiarsi in Messico o in Argentina, dopo la pubblicazione del documento. A questo proposito, padre De Roux afferma: “La guerra dei mass media in questa campagna elettorale è stata impressionante. In qualità di presidente della Commissione per il chiarimento della verità, ci metterò la mia faccia, lascerò il Paese solo il 14 luglio per un’audizione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per presentare il rapporto finale della Cev e il 15 luglio parteciperò a riunioni istituzionali a Washington. Spero di recarmi presto a Roma perché ho chiesto un’udienza personale con il nostro amato Papa Francesco. A parte questa agenda, sarò sempre in Colombia”.
Aggiunge padre De Roux: “C’è molta pressione perché tra pochi giorni ci presenteremo, saremo pronti. Non consegneremo l’intero rapporto. Presenteremo un messaggio al Paese ed entro luglio pubblicheremo tutti i volumi, più di una dozzina, del rapporto completo della Commissione per il chiarimento della verità, per il bene comune della Colombia. Il 29 giugno presenteremo una sintesi, debitamente motivata, e una dichiarazione dello Stato”.