Il Pontificio Comitato di Scienze Storiche promuove, in collaborazione con la Provincia Romana “S. Caterina da Siena” dell’Ordine dei Frati Predicatori e l’Associazione “Beata Colomba da Rieti” di Perugia, la presentazione dell’opera in due tomi “La Santa delle due città. Colomba tra Rieti e Perugia nel contesto europeo”, a cura di Giovanna Casagrande, Maria Luisa Cianini Pierotti, Amilcare Conti e Pierantonio Piatti, pubblicato nella Collana “Atti e Documenti”, per i tipi della Libreria Editrice Vaticana. L’evento si svolgerà a Roma, giovedì prossimo, 23 giugno (ore 17, Complesso di S. Maria sopra Minerva – Sala del Refettorio Piazza della Minerva, 42). Intervengono le professoresse Carla Frova della “Sapienza”-Università di Roma e Anna Benvenuti dell’Università degli Studi di Firenze. La Beata Colomba, nata nel 1467 a Rieti, trascorse la maggior parte della sua breve vita a Perugia, ove morì nel 1501. Terziaria domenicana, la Beata Colomba è considerata “la seconda Caterina da Siena” e riveste un ruolo di primo rilievo nella tradizione agiografica dell’Ordine dei Frati Predicatori e nella devozione popolare del Centro Italia. Sull’esempio di santa Caterina – si ricorda in una nota – la Beata Colomba si impegnò in un coraggioso richiamo alla pace evangelica e alla concordia civile nel contesto delle violente lotte cittadine del tardo Quattrocento, riformò con sapienza lo stile di vita delle Terziarie domenicane e si distinse per un’intensa esperienza mistica di unione al Signore, attraverso la preghiera, la contemplazione e l’esercizio della carità nei riguardi delle sue consorelle e del popolo di Perugia, che la accolse in città nel settembre del 1488 al grido di “Ecco la Santa, ecco la Santa che viene”. Aprono la presentazione del volume i saluti di padre Antonio Cocolicchio, priore provinciale della Provincia Romana dell’Ordine dei Frati Predicatori, Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, e del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve.