Caritas, Diakonie (associazione caritatevole evangelica) e “Asylkoordination Österreich” stanno prendendo l’odierna Giornata mondiale del rifugiato come un’opportunità per richiamare l’attenzione sulla necessità di una riforma della politica in materia di asilo, in particolare nell’assistenza di base. Il sistema dei servizi di base in Austria deve essere riformato radicalmente, è stato il tenore di una conferenza stampa congiunta, svoltasi ieri a Vienna. Inoltre, i rifugiati dall’Ucraina dovrebbero avere accesso all’assistenza sociale e il limite di reddito aggiuntivo, per tutti i rifugiati, dovrebbe essere aumentato, il che faciliterebbe l’integrazione nel mercato del lavoro. “Vediamo quanto sia importante che le persone possano rapidamente reggersi sulle proprie gambe”, ha sottolineato il presidente della Caritas Michael Landau. Ecco perché è necessario aumentare il limite di reddito aggiuntivo richiesto da più parti e aprire l’accesso al mercato del lavoro durante le procedure d’asilo. I singoli gruppi non dovrebbero essere messi l’uno contro l’altro, quindi le modifiche dovrebbero applicarsi allo stesso modo a tutti i rifugiati. Landau vede anche una significativa necessità di miglioramento nell’adeguamento degli importi all’inflazione record e chiede un “notevole aumento dei servizi di base che corrisponda all’inflazione”. È importante il modo in cui l’Austria affronta i problemi dei gruppi particolarmente vulnerabili: “Siamo convinti che lo standard debba essere la dignità di ogni individuo”. È stato proposto un centro di smistamento federale e statale per le persone particolarmente bisognose di protezione, dove tale esigenza di protezione sia determinata professionalmente e l’incarico assegnato.