L’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) del Piemonte ha un nuovo direttivo. Il nuovo presidente è Alessandro Ginotta, 51 anni, giornalista e scrittore, responsabile dell’Ufficio stampa della Società San Vincenzo De Paoli. Succede a Chiara Genisio che, nel 2017, insieme a un gruppo di colleghi giornalisti e comunicatori, ha consentito all’Ucsi Piemonte di riprendere il cammino dopo il commissariamento deciso dal livello nazionale dell’associazione. Ginotta sarà affiancato dal vicepresidente Bruno Andolfatto, dalla segretaria Carmen Taglietto, dai consiglieri Maurizio Versaci e Marco Bussone.
Il nuovo direttivo è stato eletto giovedì 16 giugno nel corso dell’Assemblea dei soci dell’Ucsi Piemonte che è tenuto nella sede torinese del Circolo della Stampa.
A presiedere i lavori, insieme alla presidente regionale uscente Chiara Genisio, il presidente nazionale dell’associazione Vincenzo Varagona che, a nove mesi dalla sua elezione, ha già incontrato direttivi e soci di dieci Ucsi regionali in un viaggio nei territori che ha l’obiettivo “di dar vita a un laboratorio sul futuro della professione giornalista e di cercare prospettive per i giovani che desiderano praticare questo mestiere”.
Presente all’assemblea il consulente ecclesiastico dell’Ucsi Piemonte don Fabrizio Casazza: “San Paolo – ha detto il sacerdote citando Giovanni Paolo I – se vivesse oggi farebbe il giornalista; anzi: andrebbe dal presidente della Rai a chiedergli spazio per una trasmissione. Il giornalista cattolico non fa nulla di diverso dai suoi colleghi: dà le notizie. Ma si distingue per il modo con cui le dà, per la ‘carità’ nei confronti delle persone e delle situazioni di cui scrive o parla; per l’attenzione non solo verso i fatti negativi ma per le notizie positive”.
L’assemblea è stata preceduta da un momento di formazione sul tema “L’informazione oggi divisa tra chi spia e chi ascolta”, animato da Chiara Genisio con la partecipazione di Paola Molino (direttore dell’Eco del Chisone), Stefano Tallia (presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte), Vincenzo Varagona.
Punto di partenza, il messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: “Ascoltare con l’orecchio del cuore”.
“Per essere giornalisti cattolici – ha osservato Molino – bisogna innanzitutto essere buoni giornalisti; giornalisti che mettono la persona al centro della loro attività professionale. Giornalisti che cercano la verità ma che, all’occorrenza, sanno seminare il dubbio. Giornalisti che sanno essere la voce di chi non ha voce”.
“Papa Francesco – ha aggiunto Tallia – ha capito l’importanza dell’informazione attorno alla quale sembra si sia attenuata l’attenzione e la tensione nella società. Informazione che è una questione centrale e non riguarda solo gli operatori ma tutti i cittadini. Una buona informazione è come l’aria che si respira, bisogna che non sia inquinata dalle fake news”
Varagona ha raccontato il cammino che sta percorrendo l’Ucsi sulle nuove forme di giornalismo che stanno emergendo, sul giornalismo sociale e sulle opportunità che questo può offrire alla società e ai giovani giornalisti”.