Domani, nella diocesi di Ales-Terralba, entrano nel vivo i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova che caratterizzano tutto il mese di giugno per una serie di celebrazioni, quest’anno particolarmente solenni per l’arrivo ad Arbus (comune di quasi 6mila abitanti, nella parte occidentale della provincia del Medio Campidano) delle reliquie del santo.
Nel pomeriggio di domani vi sarà l’inizio della peregrinatio cittadina guidata dalla parrocchia di San Sebastiano, cuore delle manifestazioni in onore del grande taumaturgo. Le venerate spoglie saranno accolte a Genna ‘e Frongia per poi rientrare in chiesa dove padre Giovanni Milani presiederà una solenne concelebrazione. Domenica 19 ci sarà la benedizione dei pellegrini che sabato prossimo accompagneranno il simulacro del santo in processione fino alla località di Sant’Antonio di Santadi e a seguire la consegna delle reliquie donate dalla basilica di Padova alla comunità arburese. Lunedì 20 giugno altra processione per le vie del paese, che martedì 21 accompagnerà le reliquie fino all’estrema periferia comunale per l’inizio di nuove tappe della peregrinatio delle reliquie nelle diocesi di Oristano e di Ales-Terralba.
La presenza delle venerate spoglie nella chiesa di San Sebastiano si accompagna a una serie di celebrazioni liturgiche: l’affidamento della comunità al santo, le messe per gli ammalati, la preghiera per i lavoratori. Durante la “tre giorni” arburese la chiesa rimarrà interrottamente aperta per le confessioni e la preghiera personale e dei gruppi. “La peregrinatio delle reliquie – dice il parroco di San Sebastiano, don Daniele Porcu – è un’occasione per cogliere il senso autentico del messaggio del santo dei miracoli. Per lui il miracolo più grande è la conversione a Cristo del cuore dell’uomo”.