La Commissione europea ha preso in mano le 49 raccomandazioni contenute nella relazione finale della Conferenza sul futuro dell’Europa e oggi ha approvato un documento che contiene una “valutazione delle azioni necessarie” per concretizzare le proposte, indicazioni sulle prossime tappe e su come iniziare a integrare la democrazia partecipativa nelle politiche e nel processo legislativo dell’Ue. È importante “far sentire ai cittadini che loro possono collaborare a scrivere le politiche europee”, ha commentato la vicepresidente Dubravka Suica in conferenza stampa, durante la quale ha ringraziato ancora una volta i cittadini “per l’impegno, i fine settimana e il tempo libero passato con noi. Il vostro aiuto è stato prezioso”. Le raccomandazioni, ha spiegato Suica, sono state divise in 4 categorie: quelle già implementate dalla Commissione, quelle su cui ci sono cantieri in corso o che fanno già parte del programma della Commissione, le proposte nuove che dovranno essere inserite nel programma di lavoro del 2023 e le “iniziative che richiedono cambiamenti non di nostra competenza” e che rappresentano il 10% del totale delle raccomandazioni. “Quindi iniziamo a sfruttare al massimo i trattati per rendere migliore la vita dei nostri cittadini e dell’Europa migliori”, ha dichiarato Suica annunciando che l’esercizio della Conferenza “non è finito; è terminata solo la fase dell’ascolto”. Il tema tornerà nello stato dell’Unione della presidente von der Leyen, mentre a ottobre ci sarà un evento con i cittadini in cui “diremo che cosa è possibile e che cosa no”, sempre Suica. Maroš Šefčovič ha aggiunto che il processo è stato “molto stimolante e ci ha aperto gli occhi sulla possibilità di avere questa interazione per capire quali sono le questioni che stanno più a cuore ai cittadini”, e ha sottolineato come siano state 5 milioni le persone che hanno visitato la piattaforma digitale. “Vogliamo imparare da questo esercizio e introdurre uno strumento consultivo” per interagire con i cittadini e soprattutto i giovani, e apportare un cambiamento nel modo in cui ci rapportiamo con loro”. Nelle raccomandazioni, la vicepresidente Věra Jourová legge la richiesta dei cittadini a “mantenere fede ai principi dell’Ue e a dare corpo a una democrazia più resiliente”. Occorrerà che la Commissione migliori la comunicazione e rendere permanente la partecipazione, ha aggiunto Jourová.