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Conferenza sul futuro dell’Europa: Comitato economico e sociale, dare seguito alle proposte per non alimentare “risentimento verso l’Ue”

È necessario “dare seguito alla Conferenza sul futuro dell’Europa e garantire che questo esercizio non si ritorca contro e alimenti il risentimento nei confronti dell’Ue e delle sue istituzioni”. Lo ha detto Christa Schweng, presidente del Comitato economico e sociale europeo (Cese), sintetizzando un dibattito avvenuto nel corso della plenaria. Schweng ha parlato di “risultati significativi” emersi da questo processo “su questioni che destano preoccupazione per gli europei”. Per questo ora è “fondamentale fornire ai cittadini europei informazioni precise sulle misure di follow-up”. Il Cese chiede una informazione “completa, semplice, trasparente”, con strumenti online di facile consultazione. In secondo luogo, il Cese è pronto ad assumersi il compito, come indicato tra le raccomandazioni della Conferenza, “di essere un facilitatore e garante delle attività di democrazia partecipativa”, trovando “il modo migliore per sostenere un dialogo strutturato con le organizzazioni della società civile”. Nell’anno di lavori della Conferenza, il Cese ha già lavorato “alacremente, come custode e veicolo della voce della società civile organizzata europea”, dichiara una nota del Comitato: 75 eventi, 33 a livello nazionale e 42 a livello europeo, si sono svolti con il sostegno del Cese, raccogliendo oltre 7.600 partecipanti e producendo 60 nuove idee inserite sulla piattaforma della Conferenza.

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