“Siamo a un momento di svolta nella nostra storia”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, nella conferenza stampa congiunta a Kiev con il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, il cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz, il presidente della Romania, Klaus Iohannis, e il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.
“Il popolo ucraino – ha osservato il premier italiano – difende ogni giorno i valori di democrazia e libertà che sono alla base del progetto europeo, del nostro progetto. Non possiamo indugiare, ritardare questo processo. Dobbiamo creare una comunità di pace, di prosperità e di diritti che unisca Kiev a Roma, a Parigi, a Berlino e a tutti gli altri Paesi che condividono questo progetto. Le atrocità commesse in questa guerra testimoniano con terribile chiarezza quanto questo progetto sia essenziale”. “Oggi – ha raccontato Draghi – ho visitato Irpin, un luogo di massacri compiuti dall’esercito russo. Sono fatti terribili, che turbano nel profondo e che condanniamo senza esitazioni. Diamo il nostro completo sostegno alle indagini degli organismi internazionali sui crimini di guerra”. “Ma oggi – ha proseguito Draghi – sentendo la spiegazione di colui che ci ha accompagnato a vedere il risultato di questi bombardamenti, ho sentito orrore ma ho sentito anche speranza. Speranza per la ricostruzione, speranza per il futuro. E noi oggi siamo qui per questo, per aiutare l’Ucraina a costruire il suo futuro”.