“Nell’Etiopia orientale e sudorientale i tassi di malnutrizione sono aumentati vertiginosamente negli ultimi mesi a causa della siccità, del conflitto e degli sfollamenti e, secondo le stime, circa 185mila bambini soffrono ormai della forma più letale di malnutrizione”. Questo l’allarme lanciato da Save the Children, in occasione della Giornata mondiale del bambino africano.
“Una prolungata siccità, unita all’interruzione dei servizi sanitari a causa dell’instabilità, della pandemia di Covid-19 e della mancanza di fondi, ha esposto più di un milione di persone alla necessità di un supporto nutrizionale urgente nelle regioni Sud-Ovest, Somali, Oromia e Snnp”, sottolinea l’Ong, aggiungendo che “per i prossimi mesi è previsto un peggioramento della situazione di malnutrizione estrema a causa dell’aumento del costo dei generi alimentari, in crescita per la svalutazione della valuta etiope e della guerra in Ucraina, mentre il bestiame delle famiglie di pastori continua a perdere valore a causa di una delle peggiori siccità della storia del Corno d’Africa che ha decimato le loro mandrie”.
Nella regione somala dell’Etiopia orientale, una delle più colpite dalla siccità, i tassi di malnutrizione negli ultimi 12 mesi sono aumentati del 64%, con un incremento del 43% solo tra gennaio e aprile 2022. Negli stessi tre mesi, i casi totali di malnutrizione acuta grave – la forma più letale di malnutrizione nei bambini – hanno raggiunto quasi quota 50mila. Nella zona di Dawa nel Somali, gli operatori di Save the Children hanno constatato che gran parte della comunità nomade pastorale è ormai sull’orlo della fame. Il numero di persone che si rivolgono ai centri nutrizionali dell’Organizzazione per il trattamento della malnutrizione è aumentato di oltre il 320% da settembre 2021 a gennaio 2022. Molti bambini fanno un solo pasto al giorno.
“L’Etiopia e gli altri Paesi del Corno d’Africa, Somalia e Kenya, sono colpiti da una grave siccità indotta dalla crisi climatica”, prosegue Save the Children, sottolineando che “più di 23 milioni di persone soffrono la fame estrema nei tre Paesi, e 5,8 milioni di bambini sono gravemente malnutriti”.
“In Etiopia, i bambini, soprattutto quelli piccoli, stanno sopportando il peso di una crisi straziante”, ha affermato Xavier Joubert, direttore di Save the Children nel Paese. “Una siccità prolungata, estesa e debilitante sta indebolendo la loro capacità di recupero già logorata da un conflitto estenuante e da due anni di pandemia Covid-19”, ha continuato, rilevando che “purtroppo, nel 2022, la crisi in questo Paese è cresciuta in complessità ed ampiezza”.