Disinformazione: codice di buone pratiche. Breton, “diffondere falsità non deve fare guadagnare un solo euro a nessuno”

“La disinformazione rappresenta una forma di invasione del nostro spazio digitale, con un impatto tangibile sulla nostra vita quotidiana”, afferma Thierry Breton, commissario per il mercato interno, a proposito del nuovo codice contro la disinformazione. “Le piattaforme online devono intervenire con decisione, in particolare sulla questione dei finanziamenti. Diffondere disinformazione non deve fare guadagnare un solo euro a nessuno. Per rafforzarne la credibilità, il nuovo codice di buone pratiche sarà affiancato dalla legge sui servizi digitali, che prevede, fra le altre cose, l’introduzione di pesanti sanzioni dissuasive. Le piattaforme di dimensioni molto grandi che violano ripetutamente il codice e non attuano adeguate misure di attenuazione dei rischi rischiano infatti ammende fino al 6% del proprio fatturato mondiale”.
Concretamente, il nuovo codice contiene impegni volti a: ampliare la partecipazione (il codice non è mirato esclusivamente sulle grandi piattaforme, ma coinvolge anche una serie di attori diversi, ognuno dei quali può svolgere un ruolo nel ridurre la diffusione della disinformazione); ridurre gli incentivi finanziari per chi diffonde disinformazione, facendo in modo che i responsabili della disinformazione non beneficino di introiti pubblicitari; puntare l’attenzione anche sui nuovi comportamenti manipolativi (account fasulli, bot o deep fake malevoli che diffondono disinformazione); dotare gli utenti di strumenti migliori per riconoscere, comprendere e segnalare la disinformazione; dare impulso alla verifica dei fatti in tutti i Paesi e in tutte le lingue dell’Ue; garantire la trasparenza della pubblicità politica. Inoltre: rafforzare il sostegno ai ricercatori offrendo loro un migliore accesso ai dati delle piattaforme; istituire un centro per la trasparenza e una task force “che forniscano una panoramica agevole e trasparente dell’attuazione del codice, al fine di mantenerlo adeguato ai suoi obiettivi e alle esigenze future.

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