Alexey Navalny è stato portato via dalla colonia penale n. 2 a Pokrov, nella regione di Vladimir. La notizia diffusa da Leonid Volkov, l’uomo che ha preso la guida del movimento dopo l’arresto dell’oppositore russo, sta rimbalzando su tante testate. Secondo quanto riferito sul canale Telegram da Volkov, “l’avvocato che è andato a trovarlo è stato trattenuto al posto di blocco fino alle 14, poi gli hanno detto: ‘Qui non esiste quel detenuto’. Non sappiamo dove sia ora Alexey e in quale colonia penale sia stato portato”. Nessuno – né tra i famigliari né tra i legali – era stato informato del trasferimento, ha riferito Kira Yarmysh, l’addetta stampa di Navalny. Sarebbe stato spostato nel carcere di massima sicurezza IK-6 a Melekhovo, come a inizio maggio lo stesso Navalny aveva ipotizzato in un post su Instagram: “Mi hanno riferito che mi stanno attrezzando una prigione dentro la prigione”, scriveva il 4 maggio. Ma “è impossibile sapere quando (e se) ci arriverà”, scrive oggi Yarmysh. Il problema non è solo che quella colonia penale “è terribilmente spaventosa”: il problema è che “finché non sappiamo dove sia Alexey, egli è solo con il sistema che ha già cercato di ucciderlo, quindi il nostro compito principale ora è trovarlo il prima possibile”.