Minacce a procuratore Vaccaro: mons. Moscone (Manfredonia), “a lui e a chi si impegna per legalità dico: coraggio, siamo sulla strada giusta”

“Nel fare ancora una volta risuonare le parole del profeta Isaia, con forza ripeto a nome della Chiesa che vive in terra garganica ‘per amore del mio popolo non tacerò’ (Cfr Is 62,1). Sì, non possiamo tacere oggi davanti all’ennesimo atto di minacce rivolte al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, Lodovico Vaccaro, cui va tutta la mia personale solidarietà e di tutta la Chiesa diocesana. Allo stimato procuratore la mia vicinanza e rinnovata stima in questo momento per le minacce subite che sento come rivolte a me stesso ed a tutto il popolo della Capitanata e del Gargano che vuole rialzarsi e porre fine ai tanti lacci delle criminalità organizzate che pretendono di governare il territorio!”. Lo scrive, in un messaggio, mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, dopo le minacce rivolte al procuratore scritte a mano su fogli di carta affissi ad alberi in una zona pedonale di Foggia.
“Non ci riusciranno, anche grazie alle persone che sono fedeli servitori della legge, come appunto Lodovico Vaccaro, e delle Istituzioni dello Stato che presidiano il territorio”, avverte il presule, che prosegue: “Le parole che insieme ai confratelli vescovi di Capitanata ho rivolto nel Messaggio per la Legalità del 2020 mi sono risuonate nel cuore dinanzi a questa notizia di un ennesimo atto intimidatorio a danno di chi cerca di fare il proprio lavoro cercando di analizzare, pianificare, intervenire portare avanti la trasparenza, la legalità, la giustizia: ‘Tra noi, la cultura della minaccia corrisponde all’agire della mafia e della criminalità organizzata in genere; mentre la paura è la risposta omertosa e malata della società civile, che pensando di difendersi, si dà per sconfitta di fronte al male. In questo modo, giorno dopo giorno, assistiamo all’impoverimento del nostro territorio, sempre più caratterizzato da meno servizi, meno infrastrutture, meno lavoro e meno prospettive per tutti. Questa situazione causa una desertificazione strisciante, ossia la fuga dei giovani dal sud Italia’”.
A “Vaccaro e a quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le Istituzioni, ad ogni titolo e grado, nella lotta per la trasparenza e la legalità, dico: coraggio, andiamo avanti, è la strada giusta!”, conclude mons. Moscone.

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