“Viviamo tempi di crisi sanitaria, sociale e perfino bellica, che non sono finiti. Crisi che rappresentano anche un’opportunità e uno stimolo a reagire alle difficoltà con una serie di risposte articolate e anche a rilanciare le politiche a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. Perché queste ultime siano efficaci è però necessario che tengano conto dei diritti dei minorenni, in poche parole che siano ‘a misura di bambino e ragazzo’. Ciò può accadere a condizione che si coinvolgano i minori di età nelle scelte che li riguardano, ascoltandoli e facendoli partecipare sia alla fase progettuale che a quella di monitoraggio e verifica”. È questo, in sintesi, l’appello lanciato oggi dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), Carla Garlatti, in occasione della presentazione della “Relazione al Parlamento 2021”, al Senato.
“Di fronte alle crisi non dobbiamo dire ai nostri figli che tutto si risolverà magicamente – avverte Garlatti – piuttosto dobbiamo coinvolgerli e responsabilizzarli nella costruzione del loro futuro. Nessuna decisione che interessi bambini e ragazzi andrebbe presa dagli adulti e dalle istituzioni senza prima averli ascoltati e senza aver tenuto in adeguata considerazione le loro opinioni. Le scelte compiute oggi per rispondere alle crisi vanno poi declinate in chiave intergenerazionale: la soddisfazione dei bisogni del presente va perseguita senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. Nella Convenzione di New York del 1989 non se ne parla esplicitamente, ma bisognerebbe aggiungere al novero dei diritti dei minorenni quelli alla speranza e al futuro”.