Droga: Rapporto Ue 2022. Decessi causati da overdose, mix di sostanze illecite e alcol, consumo di crack. “Tenere alta la guardia”

“Si stima che nel 2020 nell’Ue si siano verificati 5.800 decessi per overdose causati da sostanze illecite”. Lo si legge nella Relazione annuale dell’Agenzia Ue sulle droghe. “La maggior parte di questi decessi è stata associata alla politossicità, che generalmente comprende combinazioni di oppiacei illeciti, altre sostanze illecite, farmaci e alcol”. Oltre all’elevata disponibilità di cocaina in Europa, le segnalazioni indicano che il crack potrebbe aumentare e attualmente in diverse città e paesi è rilevato tra i consumatori più vulnerabili. “Il crack è solitamente fumato, ma può anche essere iniettato per via parenterale comportando una serie di danni alla salute e alla società (ad esempio, malattie infettive e violenza). Le tendenze a lungo termine indicano che, secondo le stime, nel 2020 in Europa 7.000 consumatori si sono sottoposti a trattamento per problematiche crack-correlate, il triplo rispetto al 2016”.
Le problematiche connesse alla droga in Europa “possono essere influenzate dagli sviluppi che si verificano a livello internazionale”, spiega l’Agenzia. La relazione odierna prende in considerazione i recenti sviluppi in Afghanistan e in Ucraina e le potenziali implicazioni per il settore della droga. “Sebbene sia troppo presto per valutare appieno l’impatto di questi eventi, sarà necessario un monitoraggio mirato della situazione per orientare le politiche e le risposte”. Nonostante il divieto imposto dai talebani nel 2022 alla produzione, alla vendita e al traffico di sostanze illecite in Afghanistan, la coltivazione del papavero sembra proseguire, avverte il rapporto Ue. “Gli attuali problemi finanziari del Paese potrebbero rendere le entrate derivanti dalle droghe una fonte di reddito più importante, che potrebbe portare a un aumento del traffico di eroina verso l’Europa”.
La guerra in Ucraina, inoltre, “ha aggravato l’incertezza della situazione della droga in Europa. Le persone che accedono al trattamento della tossicodipendenza in Ucraina rappresenteranno una piccola percentuale di coloro che cercano rifugio nell’Ue. Queste persone avranno bisogno della continuità del trattamento e di servizi adeguati alle loro esigenze specifiche e alla loro lingua”.
Il presidente del consiglio di amministrazione dell’Emcdda, Franz Pietsch, dichiara: “La relazione di oggi fornisce una panoramica strategica e olistica della situazione della droga in Europa e delle sue implicazioni per la salute e la sicurezza pubbliche. Si tratta di una risorsa essenziale per aiutare i responsabili politici e i professionisti nel settore della droga a migliorare la loro preparazione e risposta. Questa settimana si celebra il 25° anniversario del sistema di allerta rapido dell’Ue sulle nuove sostanze psicoattive. Poiché le nuove droghe continuano a comparire, è necessario un maggiore sostegno ai sistemi nazionali di allerta precoce e ai test forensi e tossicologici al fine di individuare e rispondere meglio alle minacce emergenti e salvaguardare la salute pubblica”.

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