“Per non provocare carestie, soprattutto nei Paesi più poveri, questo problema deve essere risolto, altrimenti potrebbe esserci una crisi globale”. Lo chiede il vescovo greco-cattolico Mykhaylo Bubniy, esarca di Odessa, parlando della crisi del grano ucraino bloccato ai porti. “Attualmente, il governo e la diplomazia mondiale sono molto attivi su questi temi e, per quanto ne so, viene fatto ogni sforzo per risolvere il problema delle esportazioni di grano, che è bloccato nel porto di Odessa e deve essere consegnato specialmente ai Paesi più poveri”, dice il vescovo. “La situazione è molto difficile e anche il Santo Padre ha lanciato un appello. ‘Per favore – ha detto – non si usi il grano, alimento di base, come arma di guerra’”. “Siamo onesti – osserva mons. Bubniy –, è la Federazione Russa la causa di questa crisi. Immaginate: solo alcuni giorni fa, i missili russi hanno colpito il secondo terminal per cereali più grande dell’Ucraina, che si trova nel centro regionale di Nikolaev. Non è questo uno stratagemma da parte della Russia, che gioca con la diplomazia, ignora tutti i diritti internazionali e viola tutti gli accordi internazionali? Sta semplicemente ricattando l’intera comunità mondiale, usando la forza e l’aggressione, non solo contro il vicino Stato indipendente dell’Ucraina, ma anche contro l’intera comunità mondiale”.