“Hai espresso il tuo desiderio che da oggi si fa offerta piena di vita nella consacrazione totale. ‘Eccomi Signore’ è la risposta di fede di chiunque si sente chiamato da Dio. La voce di Dio non è la nostra voce, ma molto di più, si fa voce degli uomini e nel mistero dell’incarnazione diventa il miracolo più grande che Dio ha voluto donare all’umanità. Nulla è impossibile a Dio. Il sigillo di Dio nel tuo cuore è il Signore Gesù, che ti ha amato e ha dato la sua vita, e che per te oggi diventa amore sponsale”. Lo ha affermato sabato mons. Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, durante la celebrazione eucaristica che ha presieduto nella chiesa di Santa Maria della pace a Valenza per la professione perpetua di suor Raissa Mazalo Perezi, originaria del Togo e appartenente all’Istituto delle suore di Nostra Signora dell’Incarnazione della Costa d’Avorio, congregazione che da 15 anni è presente sul territorio diocesano con una comunità di suore nella parrocchia della SS. Trinità e Santa Maria della pace, che prestano il loro servizio nella Caritas diocesana e nella casa di accoglienza per donne sole e con bambini “Santa Maria della pace”.
Dopo la presentazione della professa all’assemblea, suor Raissa Mazalo Perezi dal fondo della chiesa ha raggiunto l’altare cantando “Eccomi Signore”, portando due segni propri della tradizione africana: un grande cucchiaio in legno e il testo autografo della professione, letto davanti alla superiora generale, Adeline Léontine Brou Yera. Il rito della professione è proseguito con le interrogazioni del vescovo e la preghiera litanica, quindi suor Raissa con le sue mani tra quelle della madre superiora ha emesso i voti perpetui ed ha ricevuto l’anello segno del suo sposalizio con Cristo.