Per milioni di bambini, il Covid-19 ha significato fame, povertà e un ostacolo al loro diritto all’istruzione. Lo conferma l’ultimo Rapporto sul lavoro minorile 2022 della Federazione internazionale Terre des Hommes, pubblicato in concomitanza con la Conferenza mondiale sull’eliminazione del lavoro minorile, tenutasi dal 15 al 20 maggio scorsi a Durban, Sud Africa.
L’incontro istituzionale ha prodotto un documento di strategia per raggiungere l’obiettivo di eliminare le peggiori forme di sfruttamento del lavoro minorile, e garantire tutele e diritti e tutti i bambini lavoratori.
Tuttavia, ad oggi i dati internazionali sono allarmanti: secondo l’Ilo, ricorda una nota di Terre des Hommes, diffusa oggi in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile del 12 giugno, “sono 160 milioni i bambini e le bambine coinvolti in lavoro minorile. Per la prima volta in 20 anni, il fenomeno è in aumento a livello mondiale e il Covid ha esposto quasi 9 milioni di bambini in più al rischio di sfruttamento lavorativo”.
Attraverso dei casi studio condotti in Perù e in India, il report dimostra” come molti bambini abbiano rinunciato ad andare a scuola”, dovendo “iniziare a lavorare per garantire la sopravvivenza delle loro famiglie”. In Perù e India, la pandemia ha reso difficile l’approvvigionamento alimentare e, in India, aumenta anche il rischio di matrimonio precoce per le ragazze, dato che le famiglie non sono più in grado di garantire loro cure e sostentamento. Terre des Hommes ha coinvolto direttamente i bambini, i ragazzi lavoratori, insieme ai loro genitori, insegnanti e rappresentanti dei governi, attraverso dei workshop in cui hanno elaborato raccomandazioni per tornare a condizioni di vita sostenibili ed eque dopo la pandemia.
“Il rapporto mostra quanto i bambini stiano soffrendo per le conseguenze della pandemia”, ha dichiarato Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes Italia e rappresentante del Consiglio internazionale della Federazione. “Il benessere dei bambini è massicciamente minacciato dalle conseguenze della pandemia – aggiunge -. Nelle regioni del mondo in cui siamo presenti, vediamo un aumento allarmante dello sfruttamento del lavoro minorile. La comunità internazionale deve impegnarsi concretamente con misure che permettano ai più poveri di convivere con le conseguenze del Covid-19 e di riavere accesso all’offerta economica e all’ assistenza sociale. Questo deve includere, soprattutto, la protezione dell’infanzia contro la violenza e l’accesso all’istruzione che permetta ai bambini e alle bambine di ricevere un’educazione e di non essere sfruttati”.