L’epidemia si trova in una fase di transizione. L’incidenza è in aumento nella settimana censita con dati aggregati, sebbene si continui ad osservare una diminuzione nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. Lo rileva il Report dell’Istituto superiore di sanità-ministero della Salute relativo al periodo 30 maggio-5 giugno, aggiornati al 9 giugno. I dati del flusso Iss nel periodo considerato evidenziano ancora una diminuzione dell’incidenza pari a 196 per 100mila abitanti, rispetto alla settimana precedente (226 per 100mila abitanti), ma nel periodo più recente, invece, sulla base dei dati aggregati raccolti dal ministero della Salute, si osserva un aumento rispetto alla settimana precedente (222 per 100mila abitanti nel periodo 3-9 giugno).
Nel periodo 18-31 maggio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,75 (range 0,72-0,82), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente: Rt=0,80 (0,77-0,85) al 31 maggio vs Rt=0,78 (0,75-0,82) al 23 maggio. Diminuiscono sia il tasso di occupazione di posti letti in terapia intensiva, sia in area medica. Nove Regioni/Province autonome sono classificate a rischio basso. Due Regioni sono classificate a rischio moderato. Tredici Regioni/Province autonome riportano una singola allerta di resilienza. Due riportano molteplici allerte di resilienza.
L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.