La Clar (Confederazione latinoamericana dei religiosi), in un messaggio firmato da tutti i partecipanti alla recente assemblea, che si è tenuta dall’1 al 4 giugno, lancia con preoccupazione l’allarme sulle tante situazioni che “riguardano il deterioramento della democrazia, del tessuto sociale e la crescente instabilità politica di molti dei nostri Paesi fratelli, in cui le libertà fondamentali risultano compromesse”.
Nell’ambito del Vertice delle Americhe, riunito a Los Angeles, prosegue l’organismo che rappresenta la vita religiosa del Continente latinoamericano e dei Caraibi, “facciamo un vibrante appello alle leadership politiche, sociali ed economiche, in modo che sia prioritaria la risposta alle crepe che la pandemia di Covid-19 ha messo a nudo i sistemi sanitari, educativi e sociali. È inaccettabile che la minaccia alla democrazia, il cambiamento climatico e la mancanza di un accesso equo a opportunità economiche, sociali e politiche, continuino a incidere in modo sproporzionato e negativo sulla vita delle persone più vulnerabili e sistematicamente escluse in ciascuno dei nostri Paesi”.
Continua il messaggio: “Oggi alziamo la nostra voce di solidarietà, uniti ai poveri e alla terra che grida con più forza che mai per la vita. Esprimiamo, in particolare, la nostra vicinanza e affetto solidale soprattutto alle sorelle religiose e ai fratelli religiosi di Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela in questi momenti di estrema difficoltà e insicurezza. La situazione delle loro comunità di fede e di vita, e soprattutto quella delle persone e delle comunità che accompagnano, ci sfida e ci invita a prenderci cura gli uni degli altri con la certezza di avere un tesoro in vasi di creta e in condizioni fragili”.
L’appello finale: “Chiediamo per tutta la vita religiosa, e per coloro che aderiscono al movimento di solidarietà globale con gli emarginati della storia e con la terra: coraggio, serenità interiore e piena fiducia nell’azione di Dio, che restaura permanentemente la giustizia sociale e ambientale. Facciamo un appello affinché la vita religiosa vegli e sostenga nella preghiera, nella comunicazione e nell’incidenza politica e sociale per i più vulnerabili”.