Si è concluso, il 5 giugno scorso a Sacrofano (Roma), il 48° Consiglio generale dell’Agesci, l’Associazione Guide e Scout cattolici italiani (180.000 soci) con a tema “la partecipazione”, alla presenza di oltre 300 delegati. Tra le deliberazioni anche la nomina di Fabrizio Marano a Capo Scout d’Italia e di Francesco Scoppola a presidente del Comitato nazionale. Il tema della partecipazione è stato protagonista, grazie anche alla presenza di 40 Rover e Scolte, giovani di età compresa dai 16 ai 21 anni, rappresentanti di tutte le regioni del Paese, che hanno dato vita al documento “Cantieri Costruttori di comunità attive”, culmine del progetto “#Benépossibile – comunità in azione”.
“Come guide e scout siamo chiamati alla costruzione del bene comune. Siamo giovani e adulti insieme: ragazzi e ragazze, capi e capo. Insieme – si legge in uno stralcio del documento – vogliamo prendere parte – partecipare – alla vita del Paese, della Chiesa e dell’Associazione. Ci sentiamo chiamati a contribuire nelle comunità che abitiamo, con uno sguardo vigile verso i bisogni, con la responsabilità del prenderci cura, attraverso un impegno attivo e concreto. In noi stessi e in chi ci sta accanto… Crediamo nel valore della democrazia e ci sentiamo chiamati a vivere ogni esperienza di rappresentanza con uno stile di servizio. Scegliamo di camminare insieme a tutti coloro che, nei nostri territori, vogliano contribuire al bene comune”.
Durante il Consiglio generale la Capo Guida e il Capo Scout d’Italia hanno consegnato alla famiglia presente un riconoscimento di benemerenza alla memoria di David Sassoli per “essersi speso continuamente per lasciare il mondo migliore di come lo ha trovato, per garantire alle nuove generazioni un futuro più giusto, per disegnare un’Europa capace di dare a tutte e tutti le stesse opportunità e di impegnarsi per realizzare la pace tra i popoli”. Il Consiglio generale ha deliberato, tra l’altro, l’avvio di un percorso di riflessione, utile per la realizzazione di una Route nazionale delle Comunità capi, che potrebbe tenersi in occasione dei 50 anni dell’Agesci e ha approvato una mozione che desidera avviare una profonda riflessione sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale.