“Sono passati 100 giorni dall’inizio del conflitto e i numeri della tragedia Ucraina aumentano di giorno in giorno. Un milione e mezzo di bambini e bambine rischiano una grave crisi alimentare e 6 milioni di bambini non hanno più un tetto dove dormire. È inaccettabile”. Lo ha dichiarato Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. “Mi domando che fine ha fatto quella straordinaria spinta alla richiesta di pace delle piazze italiane dei primi giorni del conflitto”, ha proseguito, aggiungendo che “non voglio pensare che ci siamo nuovamente assuefatti all’ennesimo conflitto che si protrae nel tempo. Ci sentiamo forse frustrati perché non vediamo (o ci fanno vedere) soluzioni oppure rassicurati dal fatto che non arriverà di certo a casa nostra, che non ci sarà la guerra nucleare, né il rialzo del prezzo del gas e quindi va bene così? O forse certe guerre tra fazioni in alcuni talk ci hanno convinto a seguire tesi fuori dal mondo tanto da insinuare dubbi dove dubbi non ce ne sono?”. “Non possiamo con l’Ucraina commettere lo stesso errore che abbiamo commesso con l’Afghanistan che avevamo promesso di non abbandonare ed oggi è la più grande disgrazia del pianeta, dove i diritti delle donne sono solo un ricordo e dove si rischia tra qualche anno che il 97 per cento della popolazione sia colpita da una grave crisi alimentare”, ha ammonito Iacomini: “Non possiamo lasciare che la morte di Aylan sulla spiaggia di qualche anno fa sia solo un vago ricordo. Bisogna chiedere con forza pace per i bambini e le bambine ucraine. Dobbiamo farlo per quei piccoli innocenti che hanno perso la vita perché ogni giorno che passa li avremo uccisi due volte, per mano delle bombe e per mano della nostra colpevole indifferenza. Questa volta no”.