Si avviano a conclusione le lezioni de “La scuola che sogniAmo”, il progetto dell’Ufficio Missioni e migrazioni della diocesi di Savona-Noli, che si appresta così ad iniziare le attività estive. Tra queste la partecipazione ad uno spettacolo teatrale dei Cattivi Maestri alle Officine Solimano e ad un saggio del Complesso Bandistico “Antonio Forzano” e laboratori per adulti, adolescenti e bambini, organizzati dall’associazione culturale Traumfabrik a Celle Ligure. In altre iniziative oltre ai volontari saranno impegnati Francesca e Gabriele, due giovani che presteranno il Servizio civile nella sede della Migrantes. “Per un anno – si legge in una nota – offriranno infatti lezioni di lingua e cultura italiana e parteciperanno a momenti di promozione e sensibilizzazione”.
Intanto proseguono le attività di alfabetizzazione che, nelle ultime settimane di maggio, si sono arricchite di un nuovo corso di italiano per rispondere alle richieste dei cittadini ucraini recentemente accolti nel territorio varazzino. “La richiesta della comunità, arrivata dalla rappresentante Yuliia, è stata sollecitata da padre Vitaliy Tarasenko, cappellano della comunità ucraina di rito greco bizantino di Savona”, prosegue la nota, nella quale si sottolinea che “grazie alla sollecita risposta delle volontarie in meno di una settimana si è organizzato il corso”. In un primo periodo le lezioni si svolgeranno nei locali dell’oratorio salesiano “Don Bosco”, per poi spostarsi presso la parrocchia Sant’Ambrogio. Il gruppo è composto da 12 adulti e giovani adulti e ha in programma uscite sul territorio che andranno ad affiancare le lezioni in classe.
Tra gli appuntamenti in programma, l’iniziativa per la Giornata mondiale del rifugiato, organizzata dal Centro provinciale istruzioni adulti per lunedì 20 giugno alla quale presenzierà l’Ufficio Missioni e migrazioni.
Infine, in vista della 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebrerà il 25 settembre sul tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”, “vorremmo coinvolgere fortemente tutte le comunità cattoliche straniere nella preparazione della Giornata, affinché siano protagonisti di questo importante momento di incontro – spiegano i responsabili dell’ufficio diocesano –. Per questo motivo sono sempre molto forti i contatti con la comunità ucraina e con quella paraguaiana nel Finalese. Vorremmo instaurare lo stesso stile di vicinanza con gli indiani e le altre comunità sul territorio”.