Vocazioni: mons. Perego (Ferrara), “la storia si fa rispondendo sì alla chiamata del Signore”

“La storia si fa così: rispondendo sì alla chiamata del Signore, ovunque, mettendosi al suo servizio e al servizio della Chiesa, ‘rimanendo’ con il Signore e non fuggendo da lui. È Lui la via, la verità e la vita. Con Lui si costruisce la storia”. Lo ha affermato l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, durante la veglia che ha presieduto sabato sera in occasione della 59ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
“La Chiesa è storia di santità, perché è storia di fede, di speranza e di carità”, ha osservato l’arcivescovo, aggiungendo che “noi entriamo in una storia e ne diventiamo partecipi, tutti ‘concittadini’ e familiari, fratelli tutti. Ognuno secondo il proprio compito, il proprio ministero, il proprio servizio”. “La categoria del ‘servizio’ – ricordata da Papa Francesco nel Messaggio della Giornata mondiale delle vocazioni di quest’anno – qualifica la nostra scelta e testimonianza cristiana personale ed ecclesiale”, ha proseguito mons. Perego, sottolineando che “la nostra libertà costruisce la libertà della Chiesa, la nostra apertura, accoglienza rende la Chiesa aperta e accogliente, il nostro cammino rende la Chiesa capace di camminare sulle strade del mondo, la nostra condivisione delle sofferenze altrui rende la Chiesa vicina a chi soffre, il nostro amore ai poveri, aiuta la scelta preferenziale dei poveri della Chiesa”. L’arcivescovo ha poi ripercorso la sua vocazione e il suo cammino prima come sacerdote e poi come vescovo. “Il mio cammino di servizio – ha ricordato – è iniziato a 10 anni nel 1970, ai piedi di Maria, al santuario di Caravaggio, ed è continuato, si è rafforzato in una comunità di servizio, quale è stato il Seminario, fino all’ordinazione diaconale e sacerdotale”. “La vocazione presbiterale non si misura sulla realizzazione personale, ma sulla crescita della comunità che si serve”, ha ammonito, rilevando che “anche la vocazione episcopale è per una comunità, una Chiesa, sviluppando anche il servizio alla verità”. “Le fatiche di essere prete e di essere vescovo nascono dalla fatica di servire”, ha riconosciuto mons. Perego, che ha confidato: “Non avrei mai immaginato che da Cremona sarei andato a Roma e che da Roma non sarei tornato a Cremona, ma che sarei arrivato a Ferrara. Tre città diverse, tre servizi diversi, tre testimonianze diverse del Vangelo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori