“Transizione ecologica, fonti rinnovabili, efficienza e autosufficienza energetica, mobilità sostenibile: sono sfide che impongono all’Italia un salto di qualità epocale in vista dell’ambizioso traguardo delle ‘zero emissioni’ fissato dall’Europa per l’anno 2050”. Lo ha sottolineato il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel messaggio inviato per la prima edizione di “Duezerocinquezero”, forum nazionale su energia e sostenibilità, promosso dal Comune di Padova in collaborazione con AssoEsco.
Per la seconda carica dello Stato, Osi tratta di “obiettivi verso i quali le risorse del Recovery fund, insieme al Piano nazionale di ripresa e resilienza, possono dare una spinta eccezionale, ma che potranno essere raggiunti solo se sapremo pianificare con intelligenza e lungimiranza strategie e investimenti”. “Fondamentale, in tale direzione, è il contributo di tutti”, ha osservato Casellati, riferendosi a “istituzioni, mondo dell’impresa e dell’industria energetica, della finanza, dell’università e dell’informazione”. “Così come indispensabile – ha proseguito – è un sinergico patto di crescita tra pubblico e privato per sostenere il coraggio, l’intraprendenza e la creatività di tanti settori delle nostre economie che hanno messo innovazione, sostenibilità, integrazione con l’ambiente ed efficienza energetica al centro dei loro programmi di sviluppo”. “Ma – per la seconda carica dello Stato – ancora più importante è il coinvolgimento dei cittadini. Perché ogni transizione implica per definizione un’evoluzione della società, ovvero una crescita culturale prima ancora che tecnologica e infrastrutturale”. “Le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici e la sempre più preoccupante crisi delle tradizionali risorse energetiche – ha rilevato Casellati – sono segnali di fronte ai quali occorre promuovere e divulgare tra i cittadini la consapevolezza che investire nella sostenibilità non è più soltanto una scelta meritevole, solida e durevole nel tempo, ma una via obbligata tanto sul piano ambientale, quanto su quello economico e sociale”.