Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) e le fondazioni “Bruno Buozzi”, “Ezio Tarantelli”, “Giulio Pastore”, “Giuseppe Di Vittorio” e “Giuseppe Taliercio”, in collaborazione con Rai per il Sociale, hanno costituito un Comitato promotore per realizzare una ricerca storica sul ruolo delle parti sindacali e datoriali nella lotta al terrorismo durante gli “Anni di piombo”. Lo comunicano le realtà coinvolte spiegando in una nota che “l’obiettivo dell’iniziativa è mettere in risalto il ruolo svolto da sindacati e datori di lavoro in Italia tra la fine degli Anni Sessanta e l’inizio degli Anni Ottanta, schierandosi apertamente attraverso una grande capacità di mobilitazione popolare, e pagando un alto prezzo di sangue, contro il tentativo del terrorismo di spingere verso una involuzione autoritaria”. L’indagine coinvolgerà, in una prima fase, gli archivi storici nazionali delle organizzazioni sindacali e datoriali e delle grandi fondazioni e sarà poi estesa ad altri archivi, nazionali e locali, di enti e istituzioni pubbliche e private.
“Comprendere il funzionamento degli anticorpi democratici nella società anche in quegli anni contraddistinti da grandi tensioni e sconvolgimenti sociali, produrre una maggiore conoscenza di quel periodo e ricostruire gli strumenti e le risposte messe in atto per neutralizzare le spinte eversive, riteniamo possa essere un lavoro utile anche per la situazione attuale del nostro Paese”, dichiara Tiziano Treu, presidente del Cnel e del comitato promotore. Per Luca Tarantelli, coordinatore del comitato, “la grande capacità del sindacato e delle parti datoriali fu quella di saper uscire dalla contrapposizione politica attraverso una difesa non solo di sé ma per il bene di tutto il Paese, fornendo una valida alternativa democratica che unì tutte le componenti della società. L’obiettivo sarà quello di costruire, con la memoria, un ponte tra le generazioni”.